La strazzata aviglianese
La “strazzata” è una focaccia tipica della Basilicata precisamente di Avigliano. Il suo nome deriva dal dialetto “Strazzat” che significa “strappata”, viene infatti strappata con le mani, aperta e farcita generalmente con prosciutto crudo e caciocavallo podolico. L’ingrediente che la rende unica è il pepe, questo va tritato grossolanamente e aggiunto all’impasto in quantità generosa. Ha forma circolare ed è molto morbida, tradizionalmente veniva cotta dai panettieri nel forno al legna. Ha un sapore unico, grazie proprio al pepe che conferisce un sapore e un’aroma particolare… Perfetta da consumare con salumi e formaggi magari accompagnata da un buon bicchiere di Aglianico.
Ingredienti
250 g di semola rimacinata di grano duro
250 g di farina 0
300 ml di acqua
140 g di lievito madre
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di miele
10 g di sale
1 e 1/2 di cucchiaino di pepe nero macinato grossolanamente
Preparazione
Sciogliete nella ciotola della planetaria il lievito madre nell’ acqua, aggiungete il miele e mescolate.
Versate l’olio extravergine di oliva e le farine ed iniziate a impastare. Quando gli ingredienti inizieranno ad amalgamarsi unite il sale e il pepe e continuate ad impastare per 10 minuti sino a quando l’impasto sarà ben incordato. Formate una palla e mettetela in una ciotola coperta con della pellicola lontana da correnti d’aria ( meglio in forno spento). Fate lievitare per circa due ore. Dopo prendete l’impasto e mettetelo su una spianatoia di legno leggermente cosparsa di semola rimacinata, con le mani cercate di dare una forma rettangolare ed ora iniziate a fare le pieghe a tre.
Portate il lato basso del rettangolo verso la metà ossia il centro, ora fate la stessa cosa con il lato in alto, portandolo verso il centro e sovrapponendolo al lembo precedente.
Ora girate l’impasto di 90 gradi in modo che la chiusura delle pieghe sia perpendicolare a voi. Ripetete questa l’operazione di pieghe. Formate ora una palla e mettetelo a lievitare in una ciotola coperta da pellicola. Ripetete l’operazione delle pieghe per altre due volte ogni venti minuti.
Ora mettete l’impasto in un contenitore molto ampio e mettete in frigo nella parte bassa per 24/48ore. Trascorso il tempo riprendete l’impasto e fatelo acclimatare. Versate ora l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata, dateli con delicatezza una forma tonda e con le mani create un buco al centro cercando di allargarlo delicatamente. Spennellate la ciambella con dell’olio extravergine di oliva e fate lievitare per circa un’ora ed infornate a 220° C per circa 20 minuti.
Commenti
Eccomi a scoprire una delle tante cose che non conosco. Lungo ma ne vale la pena
Si ne vale la pena!! Devi provarla
Veramente meraviglioso! Altro che Cristo si è fermato ad Eboli, in Basilicata sì che sanno come si mangia 😀
Ti ringrazio tanto!! É davvero super